C’è la firma di Lucia Bronzetti sul primo successo dell’Italia in United Cup, il nuovo evento a squadre miste organizzato da ATP e WTA in partnership con Tennis Australia che inaugura il calendario 2023. Dopo la situazione di parità con cui si era chiusa la giornata di apertura della sfida con il Brasile (sconfitta di Martina Trevisan con Beatriz Haddad Maia e successo di Lorenzo Musetti su Felipe Meligeni Alves) la squadra azzurra, quinta testa di serie e inserita nel Gruppo E con Brasile e Norvegia, sui campi del “Queensland Tennis Centre” di Brisbane ha ottenuto nei singolari gli altri due punti.
Nella notte italiana Matteo Berrettini, n.16 ATP, si è imposto per 64 76(7), in un’ora e 56 minuti, su Thiago Monteiro, n.71 ATP, tornando al successo in singolare dopo oltre due mesi (la finale dell’ATP di Napoli persa contro Musetti lo scorso 23 ottobre il suo ultimo match ufficiale). Prestazione monstre al servizio del 26enne romano che ha vinto l’88% dei punti con la prima (38 su 43), non ha concesso nemmeno una palla-break e ha dettato il ritmo dello scambio con il diritto ogni volta che ha potuto.

Quindi Lucia Bronzetti, n.54 del ranking mondiale, ha completato l’opera liquidando 60 62, in un’ora e 17 minuti, Laura Pigossi, n.118 WTA. Nel terzo testa a testa fra le due – la sudamericana vincitrice al secondo turno del 60mila dollari di Brescia nel 2017 e la romagnola a segno nel primo turno di Monterrey quest’anno – la tennista di Villa Verucchio, fresca di best ranking, è partita fortissimo, rifilando un “bagel” alla sua avversaria grazie ad una percentuale di prime dell’82% (contro il 33% della 28enne di San Paolo). Pigossi è riuscita a conquistare il suo primo game, per giunta sul servizio della sua avversaria, soltanto sul 60 4-0 per Bronzetti. Anzi, è arrivata ad avere anche la chance del 4-3, ma la riminese si è rimessa subito in carreggiata chiudendo 6-2 e regalando la vittoria all’Italia.
“Nel secondo set, vedendo avvicinarsi il traguardo, c’è stata un po’ di tensione per l’importanza della posta in palio che mi ha frenato – ha ammesso Lucia nell’intervista a fine partita – però in quel momento è stato importante sentire il sostegno di tutta la squadra e sono riuscita a ripartire. Siamo molto uniti, tutti amici fra noi, ed è bellissimo far parte di questo team. E sono davvero felicissima di aver portato questo punto, determinante per la vittoria di squadra, il modo migliore per cominciare questa avventura e la mia stagione“.
In chiusura il doppio misto con Camilla Rosatello/Matteo Berettini che hanno ceduto 64 67(4) 10-4, in un’ora e 54 minuti, a Luisa Stefani/Rafael Matos, che hanno reso meno pesante il passivo per il Brasile.
La squadra tricolore, capitanata da Vincenzo Santopadre (in rosa oltre a chi è sceso in campo in questo esordio figurano anche gli specialisti del doppio Andrea Vavassori e Marco Bortolotti), dovrà ora vedersela il 2 e 3 gennaio con la Norvegia. La formazione scandinava può contare su un big come Casper Ruud, n.3 del mondo, ma i suoi compagni Viktor Durasovic (n.343 Atp), Ulrikke Eikeri (n. 388 Wta, ma n.43 in doppio) e Malene Helgo (n. 319 Wta) sembrano alla portata degli azzurri.
Al termine degli incontri della fase a gironi, in programma dal 29 dicembre al 4 gennaio, le vincenti dei gruppi della stessa città si sfideranno nello spareggio per andare in semifinale. Le vincitrici dei tre playoff e la migliore seconda dei gironi si sfideranno poi a Sydney per le semifinali e la finale dal 6 all’8 gennaio.
Il nuovo evento, che prende il posto in calendario della ATP Cup, offre un montepremi complessivo di 15 milioni di dollari e – per la prima volta per questo genere di competizioni – mette in palio fino a 500 punti validi per i ranking ATP e WTA.
