Le premesse erano buone, visto che aveva aperto il 2020 all’ombra delle Piramidi con buoni risultati nello Junior Tour ITF, dove era previsto che si cimentasse di nuovo a fine marzo. Ma a costringere Letizia Migani a rivedere i piani è stato il coronavirus, con la pandemia che sta sconvolgendo la vita di milioni di persone in tutto il pianeta. “Adesso non rimane che attendere la conclusione di questa emergenza – ammette la promessa del Tennis Club Riccione, classe 2004 – e vedere quel che verrà deciso per quanto riguarda l’attività agonistica e il circuito internazionale. Il mio obiettivo per il 2020 è infatti quello di disputare tornei dello Junior Tour ITF raccogliendo i punti per salire sempre più di grado in queste competizioni. E poi centrare la promozione con le mie compagne di squadra della serie C a Riccione”.
“VIDEOLEZIONI AL MATTINO, ALLENAMENTO ATLETICO E A SERA I COMPITI” – Nonostante lo stop forzato, i tecnici del circolo della Perla Verde si sono organizzati per non lasciare soli gli agonisti in questo periodo, sfruttando le nuove tecnologie per proseguire il lavoro, almeno sulla parte atletica. “Per fortuna ci si può allenare anche in spazi ristretti e non è necessario avere in casa una palestra: grazie ai programmi dei preparatori faccio molta visualizzazione, esercizi sugli spostamenti, al corpo libero, come pure corsa negli spazi attorno casa. E avendo un muro nel cortile riesco pure a palleggiare un po’, anche se il tennis in campo è un’altra cosa e mi manca. Comunque diciamo che fatico circa tre orette complessive al giorno, nel pomeriggio. Al mattino infatti sono impegnata con le video lezioni, frequentando il Liceo Linguistico, poi alla sera è il momento dei compiti. E questa routine è praticamente la stessa nel periodo dell’anno scolastico, coronavirus o meno”.

“NADAL IL MIO IDOLO, SOGNO DI GIOCARE AL ROLAND GARROS” – Come ogni ragazza della sua età (ha compiuto 16 anni il 21 febbraio), l’allieva della maestra Federica Cerri ha un sogno nel cassetto. “Giocare un giorno il Roland Garros, sul Centrale… A quale tennista mi ispiro? Devo confessare che guardo principalmente il tennis maschile e ho occhi solo per Rafa Nadal: mi piace lo spirito che mette in campo e il suo lottare sempre su ogni palla, come pure l’atteggiamento di disponibilità verso i tifosi. Nel circuito femminile invece ammiro Serena Williams”, confessa Letizia, pronta anche quando è chiamata a un’auto-descrizione. “Non sono una giocatrice che tira pallate da fondo, anzi mi piace scendere a rete e cambiare il gioco. So bene che devo lavorare per migliorare la continuità e riuscire a controllare il gioco: in sostanza essere resiliente per saper imporre il mio tennis contro ogni genere di avversaria”.
“IL SEGRETO DEL TC RICCIONE? SENTIRSI SUBITO PARTE DEL GRUPPO” – Dopo i due titoli Tennis Europe under 14 vinti in doppio nel 2018 (a Correggio e Pescara) la grande promessa della Perla Verde l’estate scorsa è arrivata vicinissima al successo individuale nella “San Marino Junior Cup” under 16, cedendo in tre set alla russa Polina Skopintseva. E ora l’approccio allo Junior Tour under 18. “Sono partita abbastanza bene, raggiungendo il secondo turno in singolare e la semifinale in doppio a Giza, in Egitto, dove abbiamo disputato anche il torneo al Cairo. Poi purtroppo la diffusione del Coronavirus ha costretto a sospendere il circuito almeno sino al 7 giugno”, si rammarica la Migani, che non ha dubbi su quale sia il segreto del successo del Tennis Club Riccione, sul fronte del settore giovanile una delle realtà di punta in ambito romagnolo. “Frequento questo ambiente da quando avevo cinque anni e mezzo e ormai mi ci sento come a casa. Oltre a poter contare su uno staff tecnico competente, preparato e in grado di organizzare al meglio il lavoro, penso che la peculiarità sia la capacità di accoglienza: ogni ragazzo o ragazza nuovo che entra si sente subito parte del gruppo e si trova a proprio agio. C’è davvero un bel clima – conclude Letizia – e questo, insieme alla passione e all’impegno dei dirigenti, aiuta anche a crescere sul piano tecnico e della qualità dei risultati”.
