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Il rovescio di Federico Gaio a Manerbio

I Tricolori Assoluti a Todi dal 21 giugno. Federico Gaio: “Grande voglia di competere”

Cambia la data ma non la voglia di tornare in campo all’insegna dell’agonismo e della fame di successo. Il Tennis Club Todi 1971 si prepara ad ospitare i Campionati Italiani Assoluti, che incoroneranno il nuovo re e la nuova regina del tennis azzurro, titoli assegnati l’ultima volta nel 2004. Il tabellone principale maschile, composto da 32 giocatori, e quello femminile che vedrà in gara 16 atlete inizieranno domenica 21 giugno.

In attesa delle disposizioni del governo, l’evento organizzato dalla Federazione Italiana Tennis e da MEF Tennis Events, prima tappa del MEF Tennis Tour, promette spettacolo. Entusiasta della possibilità di tornare a competere è il faentino Federico Gaio, numero 130 del ranking mondiale e uno degli attesi protagonisti della rassegna tricolore. “Sono carichissimo, non vedo l’ora di andare a Todi – sottolinea il 28enne giocatore romagnolo -. Fa piacere tornare ad avere la chance di battersi con i colleghi italiani, tra i quali ci sono molti amici. Questo lungo stop è stato complicato, sarà bellissimo ripartire da una città splendida in una terra splendida come l’Umbria. Ci stiamo tutti allenando per poter essere performanti come durante una stagione ‘normale’, abbiamo voglia di competere“. 

Il diritto di Federico Gaio
Federico Gaio (foto Marta Magni)

Dello stesso avviso è anche il siciliano Salvatore Caruso, uno dei tennisti che hanno portato in alto il tricolore nel mondo in un indimenticabile 2019, fra l’altro in febbraio, in uno degli ultimi appuntamenti del circuito internazionale, in grado di raggiungere la finale in doppio a Rio de Janeiro proprio in coppia con Gaio. “C’è la forte volontà di esserci. Noi giocatori siamo contentissimi di ricominciare ad affrontarci, è noioso allenarsi senza un obiettivo – afferma il giocatore di Avola, numero 100 Atp – I Campionati Italiani Assoluti ci forniscono le motivazioni per stare in campo giorno dopo giorno, ora che ci è concesso almeno in allenamento. Non siamo abituati a questa situazione di stop prolungato. Noi siamo dei cavalli da prestazione, dobbiamo correre. Abbiamo voglia di riprendere, rispettando le misure di sicurezza del caso. E’ un bene che dal punto di vista organizzativo si stia andando tutti nella stessa direzione“. 

Federico Gaio e Salvatore Caruso a Rio
Federico Gaio e Salvatore Caruso in doppio a Rio de Janeiro

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