Ancora una volta ha parlato in larga parte romagnolo l’Aruba Open, torneo internazionale di beach tennis andato in scena nell’isola caraibica che con i suoi 60mila dollari di montepremi complessivo è uno dei più importanti tra quelli inseriti nel calendario mondiale della specialità.
La gara maschile ha visto trionfare infatti sulla spiaggia di Bushiri Beach Tommaso Giovannini in coppia con il russo Nikita Burmakin, capaci di bissare il successo dell’edizione 2018. Il 27enne atleta lughese, già a segno a Porto Rico in quel caso con il brasiliano Andre Baran, e il suo compagno, accreditati della quarta testa di serie, negli ottavi si sono sbarazzati con un doppio 62 di Samuele Lucchi e dello statunitense Marty Salokas, nei quarti hanno liquidato per 6-1 6-3 Alessandro Calbucci e Nicolò Strano, quindi in semifinale hanno sbarrato la strada per 6-3 6-4 al cesenate Michele Cappelletti e allo spagnolo Antomi Ramos, primi favoriti del seeding, per completare il loro percorso netto piegando in rimonta, con il punteggio di 3-6 7-5 7-6(4), dopo due ore e 18’ di lotta, Mattia Spoto e il francese Nicolas Gianotti, qualificatisi per il match clou prevalendo per 6-0 5-7 6-4 su Doriano Beccaccioli e l’altro francese Theo Irigaray.

“Siamo i campioni di Aruba per la seconda volta, che ritorno insieme con Nikita Burmakin – sottolinea sui social Giovannini esprimendo tutta la sua soddisfazione – Quanti tornei e partite pazze abbiamo vinto nella nostra vita, ma così non lo so… Che finale, che partita!!!!! Sono così felice di aver vinto di nuovo nel mio torneo preferito! Grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto, grazie alla mia famiglia e a tutti i miei amici che mi sostengono ogni giorno! Felicissimo di vincere i due più grandi tornei dell’anno in successione. E ora posso dire che quel Cavallo Pazzo è davvero tornato”.

Una vena di rammarico, al contrario, nelle parole di Cappelletti, n.1 del ranking mondiale ex aequo con il partner iberico. “Faccio i miei più sinceri complimenti per il grande match disputato a Burmakin-Giovannini, che hanno ampiamente meritato la vittoria – scrive sul suo profilo Facebook il cesenate, che a fine anno si trasferirà in Brasile -. Purtroppo chiudiamo il tour di tornei “big 3” con un altra semifinale senza riuscire a giocare il nostro miglior beach tennis. Forse siamo arrivati a questo evento un po’ stanchi dopo le grandi fatiche del campionato del mondo a squadre della scorsa settimana, ma questo non giustifica la prestazione espressa”.
Nel tabellone femminile, invece, si è fermata in finale la corsa di Sofia Cimatti e Nicole Nobile: le due romagnole, numero 2 del seeding, nei quarti hanno travolto 6-1 6-0 la venezuelana Lady Correa e la portoricana Patricia Martinez Galib, sesta testa di serie, in semifinale hanno superato per 7-5 5-7 6-3 Flaminia Daina e la brasiliana Sophia Chow, quarta forza del torneo, prima di cedere per 2-6 6-4 6-3 nella sfida che assegnava il trofeo alla venezuelana Patricia Diaz e la brasiliana Raffaella Miller, che hanno rispettato fino in fondo il ruolo di principali favorite, dopo aver eliminato in “semi” per 7-5 4-6 6-2 le campionesse iridate Giulia Gasparri e Ninny Valentini, numero 3 del torneo.

Come antipasto all’evento clou sulla sabbia di Aruba si sono disputati anche il torneo individuale e il doppio misto. Dominio delle beacher romagnole nel singolare femminile, con affermazione di Ninny Valentini, che dopo il 9-5 inflitto in semifinale alla brasiliana Raffaella Miiller si è aggiudicata per 9-5 il derby con Nicole Nobile, a sua volta vincitrice in semi con lo stesso punteggio su Sofia Cimatti.
Il doppio misto ha visto imporsi Giulia Gasparri e Doriano Beccaccioli, che hanno sconfitto in semifinale Nicole Nobile e il francese Nicolas Gianotti (9-5) e nel match clou per 9-1 Flaminia Daina e lo spagnolo Antoni Ramos (piazzamento nei quarti per Sofia Cimatti e Michele Cappelletti).
