Francesca Schiavone in alcuni passaggi del video

Francesca Schiavone rivela: “Ho vinto un tumore maligno, ora sono felice”

Ha infilato con un passante anche un avversario terribile come un tumore maligno – per l’esattezza un linfoma di Hodgkin, una grave patologia del sistema linfatico – come quando mandava la pallina al di là della rete in un punto del campo dove le avversarie non potevano arrivarci. Francesca Schiavone, 39 anni, la prima italiana a vincere uno Slam, il Roland Garros del 2010, e l’unica azzurra ad aver raggiunto i quarti in tutti e quattro i Major, vincitrice anche di tre Fed Cup conquistate con l’Italia oltre che essere stata numero 4 del mondo, rivela il suo dramma, affidandosi a una toccante testimonianza video sui social.

Vi racconto cosa mi è successo negli ultimi sete mesi della mia vita: mi hanno diagnosticato un tumore maligno… E’ stata la lotta più dura che in assoluto ho dovuto mai affrontare“, le sue parole. E’ una Schiavone che, inquadrata a mezzo busto, con indosso una t-shirt colore verde scuro, appare provata in viso, l’espressione ben diversa da quella della ‘Leonessa’, com’era nota nel circus del tennis, i capelli cortissimi, eredità del ciclo di chemioterapia.
La cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. E quando me l’hanno detto qualche giorno fa, sono esplosa dalla felicità. E anche oggi vivo di felicità, la posso tagliare con un coltello“. L’ex azzurra si dice “già pronta, sia qui che qui – indicandosi testa e cuore – ad affrontare nuovi progetti che sto pensando, che avevo e non potevo fare. E quindi ci rivedremo presto, felice di quello che sono oggi“, conclude sorridendo. 

GLI ALTRI CAMPIONI CHE HANNO RESO PUBBLICO IL MALE – La Schiavone si era ritirata a settembre 2018, agli Us Open: congedandosi dal tennis giocato aveva detto col sorriso “ho realizzato i miei sogni“, Sulla scena internazionale che conta e prima azzurra a vincere un torneo dello Slam battendo in finale a Parigi l’australiana Samanta Stosur (la seguirà nel 2015 Flavia Pennetta conquistando l’Open americano, e proprio la pugliese inonda di cuori il post dell’ex compagna), Francesca Schiavone si è conquistata sul campo il soprannome di Leonessa. E con la grinta di sempre deve aver combattuto, così come i tanti campioni che per una vita hanno giocato, perso, vinto e all’improvviso hanno dovuto fare i conti con la malattia. Senza mai arrendersi, così come insegna lo sport: lo sta dimostrando Sinisa Mihajlovic, che ha confessato di avere la leucemia, e continua a non mollare, stando vicino al suo Bologna.
In tanti, abituati alla ribalta, agli ori, ai trofei, hanno avuto il coraggio di rendere pubblico il male: la pallavolista azzurra Eleonora Lo Bianco sconfisse in tempi-record un tumore al seno. A Lance Armstrong venne diagnosticato al Tour de France un tumore ai testicoli e, dopo essere stato operato, vinse la Grande Boucle per sette volte, prima di vedersi cancellare i successi per doping. Battaglia contro il cancro anche per Ivan Basso. In tanti la gara della vita sono riusciti a vincerla, come Eric Abidal che, dopo l’operazione per un tumore al fegato, tornò in campo dopo due mesi e contribuì al successo del Barcellona in Champions. Francesco Acerbi della Lazio, cui venne diagnosticato un tumore ai testicoli, tutt’ora è uno dei pilastri della squadra di Inzaghi e della Nazionale di Mancini.
Anche Francesca, con 8 tornei WTA in singolare e 7 in doppio in bacheca, il nuovo ruolo di allenatrice, alla soglia dei 40 anni ha sconfitto il rivale più temibile. Ma è già ripartita per “vivere di felicità“. 

Francesca Schiavone
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